Ieri ero in un supermercato e come sempre faccio, chiamala deformazione professionale, alla vista di una porta uscita di sicurezza mi sono avvicinato per vedere in che condizioni era…

E che ti trovo?

Maniglioni antipanico legati con un catenaccio chiuso.

Ovviamente durante l’orario di apertura al pubblico….

Guardo due particolari e so con certezza che quelle porte non vengono toccate da quando sono state montate.

Manco a dirlo, c’è la traghetta attestante il “controllo periodico”..

Ora, non c’è cosa che mi faccia imbestialire di più.

Da una parte, il solito furbetto che probabilmente già  controlla gli estintori e che si propone di controllare anche le porte (di cui non sa una mazza) con la scusa che “è tutto antincendio”

e dall’altra il cliente a cui non interessa niente né della sicurezza né di quello che gli viene fornito perché “tanto passa già a controllare gli estintori e costa poco e poi tanto è solo un controllo formale”.

Perché questa è una situazione classica con la quale mi scontro ormai da quasi 20 anni.

Perché il tizio che controlla gli estintori 9 volte su 10 non sa nemmeno quali caratteristiche deve avere una porta tagliafuoco, e il massimo che può fare per controllarla è guardare se c’è e se si apre/chiude.

Ma come in questo caso, lo fanno così bene che consentono che una porta uscita di sicurezza in un luogo affollato come un supermercato possa essere bloccata chiusa con catenaccio e lucchetti (evidentemente lì da tempo immemore) senza nemmeno pensare che, in caso di incendio ma anche nel caso di calamità naturali quale ad esempio un terremoto, tutte le persone all’interno del supermercato sarebbero impossibilitate ad allontanarsi velocemente ed in sicurezza.

Intendiamoci, non ho niente contro la categoria degli estintoristi in generale, che come me ogni giorno cercano di garantire la sicurezza di edifici e persone, ma è innegabile che negli ultimi anni la categoria abbia suo malgrado inglobato quelli che io chiamo i soliti furbetti che non solo non fanno quello che dovrebbe fare un estintorista serio, ma che si improvvisano pure esperti di porte tagliafuoco, e questo non lo sopporto.

Perché gli estitnori – per carità utilissimi quando c’è un incendio – non servono assolutamente a niente fino a che – appunto – non scoppia un incendio.

Mentre invece una porta tagliafuoco non solo deve fare quello per cui è progettata se capita il peggio, ma a differenza dell’estintore, viene utilizzata tutti i giorni continuamente, e quindi non solo il mantenerla in efficienza è un concetto che neppure sfiora tipi come quello che “fa il controllo delle porte” in questo supermercato, ma nemmeno ha probabilmente mai pensato che se le uscite di sicurezza non vengono mantenute correttamente funzionanti, non funzioneranno quando maggiormente ci sarà bisogno, e cioè durante un’emergenza.

Come se tutto questo non bastasse, il cliente ottiene la giusta punizione divina per non essersi fermato un secondo a fare due considerazioni, guardando probabilmente solo il prezzo senza chiedersi cosa effettivamente gli viene dato in cambio per quel prezzo.

Perché ad essere sinceri, il questi casi il cliente paga un (basso) prezzo per niente.

Assolutamente niente.

Niente controllo effettivo, niente utilità nella prevenzione antincendio, niente riduzione dei costi di mantenimento della porta e niente assolvimento degli obblighi normativi.

Se ci si pensa, quel poco che paga non solo è completamente buttato, ma genera nel tempo anche danni ed ovviamente costi.

Grande affare vero?

Non so più come fare per spiegare che una manutenzione tagliafuoco degna di questo nome, la Manutenzione Correttiva, appunto, richiede serietà, preparazione e specializzazione, e chiaramente non può essere fornita al costo di due noccioline, ma invece offre in cambio molti vantaggi:

  • La continua efficienza delle porte, qualunque sia il loro utilizzo e la loro funzione
  • La sicurezza che – se dovesse accadere il peggio – le porte faranno quello che devono
  • Il risparmio di costi di riparazione o sostituzione che possono e devono essere previsti in anticipo
  • il prolungamento nel tempo della vita delle porte, preservando quindi l’investimento effettuato nelle porte

Se uno facesse bene due conti, dovrebbe capire che la differenza spesa in Manutenzione Correttiva è decisamente inferiore a quelli di una manutenzione solo per finta, no?

Eppure…

Eppure me ne capitano tutti i giorni con problemi e costi che potevano essere evitati semplicemente assicurandosi che il fornitore della manutenzione tagliafuoco fosse in grado di fare quello che la normativa prevede.

E rabbrividisco sempre quando uscendo da supermercati ma anche ristoranti, negozi o industrie mi imbatto in uscite di sicurezza incatenate, oppure incarrate a terra che non si aprono del tutto, oppure ostruite da espositori o quant’altro (tipicamente in molte fabbriche ci parcheggiano davanti i muletti) perché so quello che accadrebbe durante un’emergenza.

Ma si sa, niente insegna più efficacemente di una brutta esperienza.

Io però ti consiglio di evitare di ritrovarti con brutte sorprese o costose ed impreviste sostituzioni, ti consiglio di affidarti ad un esperto che da 20 anni si occupa solamente di porte tagliafuoco (non di estintori, né di serrande, né di corsi, ma esclusivamente porte e scorrevoli tagliafuoco) e che può offrirti il meglio che c’è sul mercato: la Manutenzione Correttiva.

Un sistema creato e sviluppato da MainDoor per la gestione totale e risolutiva per le porte tagliafuoco.

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