Quando si tratta di sicurezza, vale di più un’assicurazione o la manutenzione?

 

Scopri quando una è meglio dell’altra e perché.

La serenità di sapere che la tua attività è protetta dagli eventi più pericolosi e nefasti in modo da lasciarti la coscienza tranquilla è impagabile.

Hai scelto gli strumenti giusti per garantirtela?

Tutti noi facciamo continuamente delle scelte e sappiamo che ogni scelta porterà delle conseguenze coerenti con quanto deciso.

E quindi abbiamo imparato a ponderare bene prima di prendere una decisione che comporti conseguenze rilevanti.

Se sei un imprenditore o un responsabile per la sicurezza,  il peso delle decisioni che prendi si moltiplica per 3: una volta di più perché se sbagli puoi compromettere il tuo futuro professionale ed un’altra perché le tue scelte comportano conseguenze (o possibili conseguenze) per altre persone, e questa è una grande responsabilità.

Certe volte però ci troviamo di fronte a casi in cui le scelte prese dai dirigenti sono EVIDENTEMENTE PERICOLOSE, NEGLIGENTI, IRRESPONSABILI. E’ questo il caso del gravissimo deragliamento del gennaio scorso sulla tratta Brescia Milano costata la vita a 3 persone e tanti feriti.

Immagino di non essere stato l’unico a chiedermi in quei giorni: “ma come è possibile che certe cose possano succedere?”.

Nei giorni immediatamente successivi, quando diventava evidente che la causa di tutto era la mancata manutenzione, la domanda è diventata: “ma come è possibile che si possa essere tanto irresponsabili da mettere a repentaglio la vita di tantissime persone?”

Ti ricordo che stiamo parlando di una delle tratte più importanti, per numero di passeggeri, di tutto il nord Italia.

Credo che la cosa che fa più rabbia, in questo caso, è che la scelta della dirigenza di trascurare la manutenzione di una tratta intensamente utilizzata sia una scelta che EVIDENTEMENTE va a porre le premesse perché – prima o poi – si verifichi un incidente.

Infatti, non credo di dovertelo dire io che qualsiasi cosa sia soggetta ad uso intensivo necessita di un’assidua ed attenta manutenzione per evitare che l’usura ne causi la rottura o il malfunzionamento.

La manutenzione diventa poi di importanza capitale le se conseguenze di questa rottura possono risultare pericolose per la salute o addirittura per la vita delle persone.

Certo, è probabile che – come troppe volte già successo in questo paese – questa vicenda finirà per non avere nessun colpevole, e comunque la persona ha deciso che la manutenzione delle rotaie era una spesa evitabile, adesso non si trova di certo faccia a faccia con i parenti delle vittime e forse questo aiuta a silenziare la sua coscienza.

Ma sappiamo bene che un vero imprenditore, di quelli che passano tutta la loro giornata in azienda, conoscono almeno di vista quasi tutti quelli che ci lavorano e di certo non hanno paura di prendere decisioni ed assumersi le responsabilità, ecco perchè credo che un imprenditore debba prestare molta più attenzione alle conseguenze delle sue decisioni.

In ogni scelta occorre sacrificare qualcosa di secondario a favore di qualcosa di più importante o urgente, ma cosa succede se non abbiamo informazioni corrette sulle vere priorità?

Se questo è il primo mio articolo che leggi, lascia che mi presenti velocemente: mi chiamo Stefano Pensa e sono un Ingegnere Civile che da oltre di 20 anni  si dedica a sensibilizzare imprenditori e responsabili sull’importanza della sicurezza antincendio tagliafuoco.

Sono il fondatore di MAINDOOR, il primo servizio di manutenzione correttiva per porte tagliafuoco e l’unico professionista in Italia, ad avere creato un’azienda totalmente focalizzata sulle chiusure tagliafuoco.

Nella mia esperienza, ho visto che la principale causa di scelte sbagliate dipende da una mancata visione chiara, completa e realistica delle conseguenze di quella scelta.

Per fare un esempio relativo al mio campo, ho notato che spesso le porte tagliafuoco vengono considerate come un dispositivo “minore” di protezione antincendio, e viene invece molto più considerato l’estintore.

Invece sono proprio le porte tagliafuoco (e non gli estintori che devono comunque essere utilizzati da una persona che, invece di fuggire e mettersi in salvo, si senta in vena di eroismi) che funzionando in maniera automatica, limitano efficacemente il fuoco al locale dove si è sviluppato e contemporaneamente proteggono ed agevolano la fuga delle persone che devono allontanarsi dal pericolo.

Quindi, se tra i tuoi dipendenti non c’è Walker Texas Ranger o l’incendio si sviluppa di notte o nel weekend (eh si, spesso queste cose hanno un tempismo infame) la differenza tra il dover gestire un problema in azienda oppure tra il non avere più un azienda la fanno per una rilevantissima parte le tue chiusure tagliafuoco.

E c’è pure di peggio: pensa se qualcuno si fa male o muore nella TUA AZIENDA.

Ed avere le porte corrette per il tuo edificio ed il tuo tipo di attività (no, non è scontato, anche se hai ottenuto il Certificato di Prevenzione Incendi) ed averle perfettamente funzionanti è di fondamentale importanza.

Ma è possibile portare il rischio antincendio a zero?

Ecco come evitare le possibili gravissime conseguenze di un incendio o altra emergenza negli edifici della tua azienda

Quando vogliamo metterci “al sicuro” relativamente a dei rischi che oggettivamente non possono essere ridotti a zero, abbiamo a disposizione principalmente due strumenti: la manutenzione e l’assicurazione.

In entrambi i casi ti accolli il pagamento di una cifra periodica di molto inferiore a quanto andresti a pagare nel caso in cui si verificasse l’evento da evitare con la differenza che, l’assicurazione non fa nulla per evitare il verificarsi dell’evento e ti risarcisce delle perdite, mentre la manutenzione è tutta imperniata nel fare tutto quanto possibile per evitare l’evento o, nel caso succeda comunque, di ridurne massicciamente gli effetti.

In molti casi però la scelta più furba è una combinazione di entrambe: pago l’assicurazione auto per essere coperto nel caso in cui qualcuno mi venga addosso (evento incontrollabile) ma faccio anche regolare manutenzione per evitare di dover affrontare grosse spese per una rottura imprevista.

La sicurezza antincendio in un’azienda rientra in questo tipo di casi misti, ma per quella che è la mia esperienza la manutenzione viene ampiamente trascurata e sottovalutata portando a conseguenze nefaste non appena qualcosa va storto.

E lasciami dire che questo è davvero un grosso errore e te lo spiego subito.

Se pensi che le porte tagliafuoco siano qualcosa di trascurabile e che non valga la pena accertarsi che la loro manutenzione avvenga in modo efficace e sia svolta da professionisti, ti dico subito che è molto probabile che tu scelga solo in base al prezzo.

Ed è altrettanto probabile che lo stato delle tue chiusure sia anni luce lontano dall’ottimale.

Ma se stanotte scoppia un incendio nella tua azienda (e non pensare che sia un evento remoto: nelle  ultime settimane mi arrivano notizie quasi quotidiane di incendi sviluppati in aziende italiane) e le tue porte tagliafuoco:

  • Sono state bloccate aperte da qualche tuo dipendente,
  • sono solo parzialmente funzionanti a causa di sostituzioni o riparazioni non effettuate durante le verifiche dal tuo manutentore,
  • sono funzionanti e correttamente chiuse, ma il prodotto è stato fissato su un tipo di supporto differente da quello per le quali sono state certificate (caso frequentissimo ma insidiosissimo perché spesso sfugge persino ai controlli dei professionisti per il rilascio del CPI)

In tutti questi casi e in molti altri, l’incendio non verrà limitato alla zona dove si è sviluppato, ma si estenderà rapidamente e in modo incontrollato, rischiando di incenerire macchinari e materiali, se non proprio tutta la tua azienda.

E speriamo che succeda quando non c’è nessuno, altrimenti c’è pure il rischio che qualcuno non riesca a scappare perché l’uscita di sicurezza si blocca a terra da anni ed il tuo manutentore non l’ha mai sistemata oppure è riuscito a mettersi al sicuro ma rimane comunque intossicato perché le guarnizioni termoespandenti della porta tagliafuoco erano state verniciate e nessuno ti aveva mai detto che così perdono la loro capacità di espandersi.

E’ vero che se hai una buona polizza assicurativa verrai risarcito di tutti (si spera) i danni, ma è anche vero che:

  • se l’incendio ha distrutto la tua capacità di lavorare fino a quando non verranno sostituiti capannoni e macchinari questo può essere per la tua azienda più mortale dell’incendio stesso
  • la vita delle persone non si può ricomprare

speriamo tutti di non dover mai utilizzare le nostre polizze assicurative, e quindi che i soldi che paghiamo in premi siano “buttati”, ma c’è un modo per stare tranquilli senza buttare soldi??

Se ci pensi, manutenzione e polizze assicurative sono molto simili: paghi un piccolo corrispettivo periodicamente per scongiurare un danno di molto maggiore in futuro.

Almeno io, quando sottoscrivo una polizza, lo faccio per sentirmi più sicuro, ma contemporaneamente spero proprio di non doverla mai usare.

In pratica spero che i soldi della polizza siano “buttati” al vento e infatti quello che compro è la sicurezza psicologica che se succedesse qualcosa che non mi auguro, avrei almeno un risarcimento.

Quando però, invece di un’assicurazione si tratta di manutenzione, non solo facendola ti assicuri una protezione dall’evento indesiderato, ma il fatto stesso di fare manutenzione, migliora effettivamente la funzionalità dell’oggetto in questione (le rotaie del treno, la caldaia, etc.) ed alla fine risparmi soldi perché quella cosa, grazie alla manutenzione costante e ben effettuata, durerà di più.

Quindi possiamo dire che la manutenzione ha qualche tipo di ritorno economico, mentre l’assicurazione no.

Eppure le assicurazioni le facciamo volentieri, mentre le manutenzioni no. Come mai?

Forse perché dell’assicurazione non dobbiamo occuparci in altro modo se non pagare la quietanza, mentre per le manutenzioni dobbiamo selezionare il giusto fornitore ed anche assicurarci che faccia un buon lavoro?

O forse perché l’assicuratore è sempre molto bravo a dipingerci le terribili situazioni nelle quali potremmo venirci a trovare mentre quando si tratta di manutenzione, di qualsiasi tipo, vi sono solo obblighi e norme che ci appaiono come burocrazia fine a se stessa??

Beh, allora forse hai bisogno di qualcuno che ti ricordi quello che rischi quanto utilizzi quotidianamente qualcosa senza pensare alla sua corretta manutenzione:

Se non controlli regolarmente il flessibile, potrebbe – come è successo al mio cognato mentre stava fresando – di ritrovarti con il disco sul tuo braccio destro e ritrovarti al pronto soccorso con un taglio che arriva quasi all’osso e sentirti dire che “sei stato fortunato, potevi anche perdere il braccio”

Se il tuo vicino di casa non controlla regolarmente la caldaia, potrebbe anche accadere – come in effetti accadde ad un mio dipendente qualche anno fa –  che alle 11.30 di una sera in settimana, mentre stranamente non hai sonno, quella caldaia scoppi, e la parete e l’armadio che ci stava appoggiato si schiantino sul letto dove avresti dovuto trovarti tu.

Oppure, se sei un dirigente delle ferrovie e non ti curi che la manutenzione alle rotaie di una linea molto trafficata come quella per Milano, sia fatta come dovrebbe, prima o poi qualche disastro grosso come quello di Pioltello del 25 gennaio scorso capita.

E come ha giustamente fatto l’ articolo del 14/2/18 sulla pagina online del Giorno, “se invece di un treno pendolari, fosse transitato il Frecciarossa a 180 Km/h ed un peso di tre volte maggiore, sarebbe potuta finire in strage”….

Ma invece, può anche accadere che se dedichi la giusta attenzione alla sicurezza della tua azienda, inclusa una seria e accurata Manutenzione Correttiva alle chiusure tagliafuoco, puoi ritrovarti nei panni della FPS di Trezzo (MI), che nel maggio del 2011 si è ritrovata con uno dei suoi magazzini in fiamme.

E nonostante la FPS sia un’azienda chimica e che il magazzino in questione fosse pieno di detersivi stoccati, l’intero episodio si è concluso con ZERO morti, ZERO feriti e danni limitati al magazzino oggetto del cortocircuito.

Infatti, come evidenziato sul sito de Il Giorno il 27/5/11, l’incendio è rimasto limitato al magazzino dove si è sviluppato grazie al materiale isolante dello stesso e perché “era protetto dalle porte tagliafuoco che hanno fatto il loro dovere”.

Già.

Ma non si tratta di fortuna.

Si tratta di un’azienda che prende seriamente la sicurezza delle persone che lavorano nei propri edifici e che si preoccupa di affidare il programma di controllo a manutentori in grado di effettuare un lavoro efficace e rispettoso delle normative vigenti.

Tu che ne dici: valeva la pena investire nella manutenzione antincendio?

Io direi di si.

E credo che anche il titolare della SPS e il suo Responsabile della Sicurezza direbbero di si.

Anzi credo che quel giorno abbiano proprio tirato un bel sospiro di sollievo.

Come quando ti capita un incidente imprevisto ma sei assicurato.

Il rischio incendio fa parte di quei rischi impossibili da eliminare completamente. Eppure c’è un modo per essere sicuri di aver ridotto al massimo la possibilità di eventi nefasti.

Si tratta della consapevolezza di avere fatto tutto quanto in tuo potere per prevenire che l’eventualità si verifichi, la famosa COSCIENZA A POSTO.

E sapere che, nel caso in cui la sfiga toccasse proprio a te, non ti troverà né impreparato né negligente, credimi, ti permette di dormire sonni tranquilli.

Questo si chiama essere responsabili e previdenti.

E questo richiede che metti lo stesso impegno nella selezione del servizio di manutenzione e anche nel fornitore di quel servizio che metti quando leggi tutte le clausole minuscole di una polizza assicurativa.

Una delle maggiori differenze tra assicurazione e manutenzione è che quando c’è di mezzo la vita delle persone, è molto meglio assicurarsi che tutto vada bene, piuttosto che assicurarsi un risarcimento.

Non c’è bisogno che te lo dica io che quando si tratta della vita delle persone, non c’è risarcimento che tenga, vero?

Eppure sono 20 anni che lotto per fare capire agli imprenditori l’importanza della manutenzione tagliafuoco e che cerco di metterli in guardia dai rischi che corrono non facendola o affidandola a fornitori generalisti approssimativi che non possono garantire una vera sicurezza.

Ma mi sento spesso dire che “la manutenzione è una spesa senza ritorno economico, e va quindi limitata al massimo”

E anche: “ma non è mica così frequente un incendio”.

Sarà.

Però quando capita si tratta spesso disastri da prima pagina, non un banale incidente da trafiletto sulla pagina online di un quotidiano.

La verità è che se questi imprenditori non si sono ancora ritrovati con una tragedia da gestire si tratta più di una questione di fortuna che di merito.

Ma per quanto tempo si può contare sulla fortuna?

Vogliamo chiederlo a quelli che si trovavano sul treno che ha deragliato?

Anche la probabilmente qualcuno aveva pensato che la manutenzione non aveva ritorno economico e che andava quindi ridotta all’osso.

Ma poi, che ritorno economico hanno le assicurazioni?

E’ giusto pretendere un ritorno economico dalla sicurezza delle persone?

Non è forse proprio la sicurezza il RITORNO di manutenzioni e assicurazioni??

Non so tu, ma io considero la manutenzione una cosa seria, e dove non posso accertarmi con dei controlli periodici che tutto sia il più sicuro possibile, di solito stipulo una polizza contro gli imprevisti dai quali non mi posso tutelare con dei controlli.

Io ti consiglio di informarti bene su cosa puoi fare per rendere più sicura la tua azienda e le cose che potrebbero diventare pericolose se mal funzionanti.

Se non sei uno che si affida alla fortuna, e sai che la migliore assicurazione è accertarsi che tutto funzioni per il verso giusto, allora  devi assicurarti di fare la GIUSTA manutenzione…

E ti consiglio di verificare bene a chi affidi i tuoi servizi di manutenzione.

Perché non ha senso pagare qualcuno che, nel concreto,  non AUMENTA REALMENTE il tuo livello di sicurezza.

Io sono l’unico imprenditore in Italia che ha creato un’azienda che da oltre 18 anni è focalizzata esclusivamente sul tagliafuoco.

E l’ho fatto perché so 2 cose:

  • Il tagliafuoco è una delle più efficaci misure preventive per difendersi dagli incendi
  • Il tagliafuoco è così specialistico, regolato da normative e differenziato che o sei uno specialista, o non ne sai niente.

Se hai capito l’importanza di una manutenzione VERAMENTE efficace su una delle protezioni antincendio più importanti della tua azienda, hai anche capito che il punto veramente importante è sapere qual è il reale stato dell’arte delle tue chiusure tagliafuoco ed individuare il tipo di servizio che fa il caso tuo.

Ti auguro quindi di approfittare della Convenzione Interna che – se la tua azienda ha sede in Lombardia – ti permette di avere l’appuntamento di valutazione STATOZERO senza alcuna spesa (invece che al normale costo di 182,00 + IVA).

STATOZERO è l’appuntamento che ho ideato per gli imprenditori che:

  • Vogliono uno specialista esperto che conosca tutti gli aspetti delle normative vigenti e sappia “fare le pulci” a tutti gli aspetti delle chiusure tagliafuoco per vedere anche quello che non è evidente e finalmente avere un quadro chiaro e comprensibile della situazione attuale
  • Vogliono un professionista serio e preparato che li aiuti ad individuare la soluzione migliore per loro, e gli indichi la strada per raggiungere il livello di sicurezza che ritengono idoneo per la propria azienda, e non lo standard da rifilare a tutti.
  • NON vogliono perdere tempo con venditori che vogliono solo piazzarti il loro prodotto indipendentemente se a te serve oppure no.

Voglio chiarire bene che se l’esito di STATOZERO sarà che la Manutenzione Correttiva di MAINDOOR NON è adatta a te ed alla tua azienda, non solo te lo dirò chiaramente, ma ti indicherò anche la soluzione più giusta per tte.

E anche se le cose dovessero andare così tu non avrai comunque perso tempo, infatti, STATOZERO ti lascierà:

  • una conoscenza della situazione che prima non avevi
  • la spiegazione del quadro normativo di obblighi e doveri che ti riguardano
  • il nostro report omaggio PROBLEMI INVISIBILI che ti aiuterà ad evitare gli errori più comuni e ti svelerà alcuni trucchi per migliorare la sicurezza delle tue porte tagliafuoco da subito.

La Convenzione Interna che ti permette di approfittare di STATOZERO, l’appuntamento creato da un imprenditore per gli imprenditori che ci tengono alla sicurezza della propria azienda ed a garantire l’incolumità dei propri dipendenti, non durerà per sempre.

 

Stefano Pensa

Esperto nella Manutenzione Correttiva delle Porte Tagliafuoco.
Il Primo professionista in Italia ad aver creato un’azienda INTERAMENTE
focalizzata sulla Manutenzione Correttiva delle Porte Tagliafuoco.

 

 

 

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