Domande Frequenti riguardo le manutenzioni Antincendio.
Riporto qui di seguito alcune delle domande che mi vengono poste con maggiore frequenza che potrebbero essere utili anche a te; ripromettendomi di integrare la lista con altre che dovessero risultare di particolare interesse.
Se una porta tagliafuoco è sprovvista di targhetta identificativa, deve essere inclusa nella manutenzione tagliafuoco?
La risposta è no.
Come indicato dalla UNI11473-1/2013, “le porte non identificabili come resistenti al fuoco tramite targhetta, dichiarazione, etc., sono da considerarsi come porte NON resistenti al fuoco” e come tali vanno trattate.
Chiaro che se sul Certificato di Prevenzione Incendi quella porta DEVE ESSERE TAGLIAFUOCO, e non si hanno documenti che ne provano la caratteristica REI, quella porta dovrà essere sostituita.
Cosa significa REI?
Si tratta dell’acronimo dei principale parametri per la valutazione della resistenza al fuoco, quali:
R = RESISTENZA: la capacità di conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco
E=ERMETICITA’: la capacità di non lasciare passare né produrre fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto al fuoco
I=ISOLAMENTO (TERMICO): la capacità di ridurre la trasmissione del calore
Si tratta fondamentalmente delle misure di tempo per i quali il criterio viene mantenuto.
La sigla REI viene normalmente seguita da un numero (ad es. REI60, REI120 etc.) che rappresenta i minuti durante i quali la resistenza al fuoco dei tre parametri citati sopra viene garantita.
Che differenza c’è tra la UNI EN1634 e la UNI9723?
Si tratta di normative che regolano la certificazione delle chiusure resistenti al fuoco, la prima è una norma europea, la seconda italiana.
La differenza sostanziale tra le due è che le porte che sono state certificate secondo la normativa italiana (UNI9723) NON potranno essere utilizzati per la futura marchiatura CE, mentre la norma europea (EN1634) si.
Tutte le figure professionali possono eseguire le operazioni di manutenzione sulle chiusure tagliafuoco?
La risposta è no.
Possono effettuare la manutenzione e/o l’installazione di chiusure tagliafuoco solo i tecnici manutentori che siano muniti di apposita certificazione.
La certificazione viene rilasciata da un ente terzo che verifica la frequenza ai corsi, il superamento degli esami e che dichiara la conformità del tecnico manutentore ai requisiti previsti dalla normativa vigente.
Poi è raccomandabile che un tecnico manutentore abbia anche corrette procedure ed adeguata esperienza, ma senza questa certificazione nessuno può eseguire manutenzione o installazione di chiusure tagliafuoco.
La norma UNI11473-2 indica i requisiti necessari per le aziende che eseguano opere di installazione e manutenzione periodica di chiusure tagliafuoco, mentre la UNI11473-3 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza che devono essere in possesso dell’installatore e manutentore per poter eseguire le attività sopra descritte.
La manutenzione delle porte uscita di sicurezza (con o senza maniglione antipanico) è un obbligo di legge?
La risposta è si.
Il D.M. 10/03/1998 chiarisce che le porte adibite ad uscita di sicurezza o via di fuga devono essere mantenute in efficienza come qualsiasi apparato ed impianto di sicurezza antincendio con un preciso programma di manutenzione con cadenza non inferiore ai sei mesi.
Il proprietario è inoltre tenuto ad organizzare un sistema di controllo funzionale intermedio.
Normativa di riferimento UNI11473.
Mi permetto di aggiungere che l’uscita di sicurezza è il sistema di protezione passiva più importante all’interno di un edificio in quanto permette il veloce deflusso degli occupanti in caso di incendio o altre calamità MA si tratta anche dei controlli di manutenzione antincendio MENO EFFETTUATO e vedo ovunque (supermercati, industrie, negozi e ristoranti per citarne solo alcuni) disattese anche le minime precauzioni necessarie, come non ostruirle e non chiuderle con i lucchetti.
Spero che la cultura della prevenzione si faccia presto strada fra la maggioranza dei responsabili aziendali, prima che si debba imparare la lezione da un disastro che poteva facilmente essere evitato.
Una porta tagliafuoco può essere riverniciata?
La risposta è si, a condizione che si tratti di strati di finitura composti da vernici e/o pitture di spessore non superiore a 0,6mm come indicato dal D.M. 26/06/1984.
Ovviamente ciò non è ammissibile per materiali combustibili e per ricoprimenti costituiti da laminati plastici, comunque non assimilabili a vernici e/o pitture.
E’ possibile installare porte tagliafuoco a due ante senza l’applicazione della prevista boccola a pavimento centrale?
Ribadiamo qui l’importanza dell’applicazione della boccola a pavimento per le porte tagliafuoco a due ante: che evitano una chiusura brusca dell’anta che, non trovando il fermo di battuta della boccola, finirebbe per deformarsi.
E’ però indubbio che in caso di frequente passaggio con necessità di ante mantenute aperte (tramite sistemi di collegamento ai rilevatori di incendio o assenza di alimentazione elettrica) come ad esempio gli ospedali, la boccola risulterebbe di intralcio al passaggio e verrebbe continuamente urtata da carrelli o barelle.
E’ stata perciò certificata ed omologata una porta tagliafuoco a due ante che può essere installata anche senza boccola a pavimento, a condizione che vi installino dei chiudiporta per garantirne l’autochiusura controllata.
Diventano oltremodo essenziali i corretti controlli periodici per assicurarsi della corretta funzionalità in caso di incendio.
E’ possibile tenere aperta una porta tagliafuoco?
La risposta è si, ma solo mediante un sistema di elettromagneti collegati ad una centralina con rilevatori di fumo e calore.
Questo è l’unico modo possibile ed accettato in quanto l’unico che garantisce che, in caso di emergenza, le porte verranno automaticamente sganciate, permettendo loro di chiudersi.
Quando vanno sostituite le guarnizioni termoespandenti?
Non esiste una scadenza stabilita a priori. Le guarnizioni termoespandenti sono un componente essenziale per il corretto funzionamento di una porta tagliafuoco.
Esse devono essere intere, fissate in modo sicuro alla porta o al telaio e non danneggiate, non modificate e non ricoperte da verniciature. Diversamente sono da sostituirsi.