Nelle ultime settimane, in Italia, va a fuoco quasi una azienda al giorno. Le conseguenze? Dipende da se sei un imprenditore accorto oppure superficiale…
Ciao sono Stefano Pensa, specialista di chiusure tagliafuoco e uscite di emergenza, fondatore di MAINDOOR, il primo servizio di manutenzione correttiva per porte tagliafuoco.
Nelle ultime settimane, le notizie di incendi in aziende italiane sono ormai diventate quotidiane con conseguenze che vanno dalla distruzione di capannoni o magazzini alla conta dei dipendenti morti nell’evento.
So per esperienza che certe cose succedono, e che non si può avere una sicurezza antincendio assoluta, ma so anche che, se è vero che non si può evitare che l’imprevisto capiti, è ancora più vero che si può fare molto per evitare che simili eventi abbiano conseguenze così devastanti ed irreparabili.
Sono infatti convinto che sia tempo di smetterla di chiamare certi avvenimenti “disgrazie” in quanto le conseguenze di un simile imprevisto imprevedibile, sono del tutto prevedibili e limitabili.
E tutto dipende dall’imprenditore.
Adesso starai pensando che non è vero che dipende dall’imprenditore, che sono i dipendenti che fanno cazzate oppure la ditta di manutenzione antincendio che dovrebbe essere responsabile.
Ma lasciami dire che, in tutti questi anni, non ho mai visto una azienda che non rispecchiasse il pensiero del suo creatore: se l’imprenditore è accorto e previdente, nella sua azienda si vede.
E si vede anche quando invece l’imprenditore è superficiale o poco interessato alle conseguenze di una scarsa attenzione alla sicurezza.
Nessuno dichiara apertamente di fregarsene della sicurezza o delle conseguenze di un incendio, ma dipende poi dalla volontà dell’imprenditore se questi nobili pensieri si tradurranno in responsabilità comune sentita da tutte le figure aziendali, o se invece resteranno parole vuote.
E non puoi certo aspettarti che i dipendenti abbiano questo genere di iniziative autonomamente o che la ditta di manutenzione (ammesso che sia qualificata e competente) possa sopperire alla prevenzione quotidiana in azienda.
Non esistono imprenditori fortunati e sfortunati (NON si tratta di “disgrazie” perché le conseguenze di un emergenza in azienda POSSONO e DEVONO essere minimizzate) ma esistono solo imprenditori attenti e imprenditori superficiali
Infatti, l’imprenditore superficiale vede nella manutenzione antincendio in generale (e delle porte tagliafuoco e uscita di sicurezza in particolare) una spesa senza ritorno oltre che procedure e impedimenti alla sua attività quotidiana che lo penalizzano senza offrire alcun ritorno economico e pertanto ritiene che ci siano priorità ben più importanti di cui occuparsi.
Quello che invece non considera è:
- Se fino ad ora non ti sei occupato seriamente della sicurezza della tua azienda e non è mai capitato niente non significa che non corri alcun pericolo ma soltanto che finora sei già stato molto fortunato
- Se non trasmetti a tutte le figure che lavorano nella tua azienda una certa attenzione e sensibilità alla prevenzione non potrai mai essere al riparo dal deficiente che parcheggia il muletto davanti ad una porta uscita di sicurezza che “è spazio inutilizzato e lì non da fastidio a nessuno”
- Se non ti accerti che le tue chiusure funzionino SEMPRE in modo IMPECCABILE non potrai mai essere sicuro che SARANNO EFFICACI IN CASO DI EMERGENZA
- Se non ti affidi ad un professionista SERIO e DAVVERO COMPETENTE rischi di credere di essere al sicuro mentre invece stai permettendo che si costruiscano le premesse per ottenere le peggiori conseguenze in caso di incendio
Sei davvero sicuro di volere continuare ad affidare la sicurezza della tua azienda, della vita dei tuoi dipendenti ed anche la tranquillità della tua coscienza e della tua famiglia alla semplice fortuna che (forse) ti ha assistito finora?
O vuoi pensarci bene e attentamente una volta per tutte e poi limitarti a controllare periodicamente che l’attenzione alla sicurezza sia mantenuta agli standard che desideri?
Qui non si sta parlando di grossi investimenti o di esercitazioni antincendio settimanali, ma soltanto di prestare la giusta attenzione a piccole cose, come la selezione di fornitori affidabili e con una solida esperienza e come la promozione di una cultura della sicurezza che distribuisce la responsabilità della sicurezza di tutti a tutti coloro che ne beneficeranno in caso di emergenza.
NON FARE L’IMPRENDITORE APPROSSIMATIVO, TI BASTANO 4 MINUTI PER ASSICURARTI CHE LE TUE PORTE USCITA DI SICUREZZA SIANO PRONTE PER OGNI EVENIENZA..
Nel caso in cui tu:
- Non pensi che possa succedere anche te perché ritieni che un incendio non possa capitarti?
- Non credi che piccole attenzioni possano fare la differenza tra il gestire una scocciatura ed affrontare una tragedia?
- Oppure sei fiducioso che il tuo manutentore antincendio stia operando al meglio per darti delle protezioni passive altamente efficienti e funzionanti?
Ti spiego perché ci sono serie possibilità che tu ti stia sbagliando:
- Le notizie delle ultime settimane sono lì a dimostrare che nessuno può dirsi veramente al sicuro e che il rischio zero non esiste. Sono andati a fuoco interi capannoni e migliaia di mq di depositi, aziende dalle più grandi ed organizzate (il magazzino Ikea di Brescia) ai laboratori dove vi lavoravano solo i titolari e purtroppo non sono mancati i morti di cui l’ultima notizia riguarda due operai chiamati ad intervenire ad un guasto il giorno di Pasqua nella bergamasca.
- Nei casi in cui le porte tagliafuoco erano efficacemente mantenute efficienti e la cultura della sicurezza aziendale era tale da mantenere libere da impedimenti le vie di fuga, i danni di solito si limitano alla zona dove si è innescato l’incendio ed a NESSUNA GRAVE CONSEGUENZA PER LE PERSONE CHE SI TROVAVANO NEGLI EDIFICI e ti assicuro che si tratta di piccole e banali accortezze di cui ti do un esempio più avanti in questo articolo
- Spesso i manutentori antincendio peccano della stessa superficialità di alcuni imprenditori che poco lungimiranti e sottovalutano la complessità delle normative e del mercato riguardo al tagliafuoco e al mantenimento della validità delle certificazioni sia delle porte che dei maniglioni antipanico delle uscite di sicurezza durante la manutenzione e nell’occasione di ogni intervento straordinario, sostituzione o miglioria con il triste risultato di compromettere funzionalità e sicurezza di porte e dispositivi senza nemmeno rendersene conto. Non sai quante volte ho visto l’imprenditore o il responsabile della sicurezza spalancare la bocca di fronte alle evidenze della non professionalità del suo fornitore che loro credevano perfettamente all’altezza!
SE QUANTO DETTO FINORA TI HA RISVEGLIATO L’URGENZA DI ACCERTARTI CHE LA SICUREZZA NELLA TUA AZIENDA SIA PRESA SUL SERIO E CON LE DOVUTA SERIETA’, TI CONSIGLIO VIVAMENTE DI PRENORARE UN APPUNTAMENTO STATOZERO ED ASSICURARTI L’ANALISI PIU’ ATTENTA E COMPLETA CHE SIA MAI STATA FATTA SUL TUO PARCO CHIUSURE.
STATOZERO E’ IL PRIMO APPUNTAMENTO STUDIATO DA UN IMPRENDITORE PER GLI IMPRENDITORI AVVEDUTI CHE NON VOGLIONO RISCHIARE DI ESSERE RESPONSABILI PER NONCURANZA DELLA PERDITA DI EDIFICI O PEGGIO DI VITE UMANE.
STATOZERO NON E’ UN APPUNTAMENTO IN CUI UN RAPPRESENTANTE TENTERA’ DI VENDERTI IL SUO PRODOTTO O SERVIZIO MA UNA CONSULENZA DI UN ESPERTO DEL SETTORE CHE FARA’ EMERGERE IL REALE STATO DELLE TUE CHIUSURE E TI AIUTERA’ AD INDIVIDUARE QUALI AZIONI INTRAPRENDERE PER PORTARE LA TUA AZIENDA AL LIVELLO DI SICUREZZA CHE VUOI TU.
GRAZIE AD UNA CONVENZIONE INTERNA, SE LA TUA AZIENDA HA SEDE IN LOMBARDIA, POTRAI AVERE L’APPUNTAMENTO STATOZERO A COSTO ZERO INVECE CHE VERSARE LE 182,00 + IVA DEL SUO COSTO.
Dopo avere preso coscienza dello stato di sicurezza delle tue chiusure, è fondamentale assicurarsi di poter contare su un fornitore competente ed affidabile per ottenere la funzionalità quotidiana delle tue chiusure, che ovviamente si traduce nella certezza del loro corretto funzionamento in caso di emergenza e quindi per te, la tranquillità di sapere che – qualunque cosa possa succedere – le conseguenze saranno le minori possibili e tu saprai di avere un’assicurazione aggiuntiva, che limiterà i danni in modo automatico e proteggerà la fuga verso l’esterno dell’edificio.
Ma per essere sicuro che tutto sia sempre pronto a funzionare nel verso giusto, occorre anche l’importanza di acquisire una mentalità tesa alla sicurezza, come il dare il giusto peso ad alcune piccole cose, che però fanno una grandissima differenza in situazioni di emergenza.
CONTROLLA SUBITO SE LE PRECAUZIONI DI BASE PER LE TUE PORTE USCITE DI SICUREZZA SONO RISPETTATE PER EVITARE CHE LA TUA AZIENDA POSSA TRASFORMARSI IN UNA TRAPPOLA PER TOPI
Di cosa parlo? Di azioni banali che vedo fare continuamente, ma con conseguenze per niente banali.
Ad esempio, vedo abbastanza di frequente auto parcheggiate (magari con le quattro freccie) davanti ad un’uscita di sicurezza – ‘tanto mi fermo solo 5 minuti’ sarà il pensiero del conducente – che possono trasformarsi in errori madornali: pensa solo se accadesse che in quei 5 minuti scatta un allarme, si innesca il panico e l’edificio deve essere evacuato nel più breve tempo possibile….. e una delle porta uscita di sicurezza è bloccata dalla tua macchina!
Non tanto carina come responsabilità, vero?
Ecco allora 4 aspetti forse banali e già visti ma che ti assicuro che rappresentano le irregolarità più classiche nelle quali mi imbatto nel mio lavoro di esperto di chiusure tagliafuoco da oltre 20 anni, perché, a giudicare dalle notizie riguardanti gli incendi in aziende degli ultimi tempi, credo che rispettarle o no possa già fare una grande differenza in termini di conseguenze:
- NON OSTRUIRLE. MAI. NEMMENO PER 5 MINUTI
Sembra un suggerimento banale ma ti assicuro che non lo è: non conto più le volte in cui troviamo le Uscite di Sicurezza ostruite da scaffali, macchinari, biancheria o, classicamente nelle aziende, muletti parcheggiati!!
Le uscite di emergenza sono l’UNICO percorso sicuro in caso di eventi inattesi e devono essere SEMPRE liberamente accessibili senza ostruzioni o impedimenti di qualsiasi tipo.
- Accertati che non vi siano impedimenti per tutta la dimensione della porta, per il percorso di accesso alla porta e per il percorso di fuga oltre la porta.
- CONTROLLARE CHE SI APRANO
Anche qui sembra una banalità, ma le uscite di sicurezza a volte non vengono mai usate (e questo è certamente un bene) ma occorre assicurarsi che si aprano senza problemi, che la loro apertura sia almeno a 90° occorre anche accertarsi che non si blocchino o sfreghino a terra, e che APRANO.
- Bando quindi a catenacci, lucchetti, e simili.
- VERIFICARE CHE I DISPOSITIVI DI APERTURA SIANO FUNZIONANTI ED EFFICIENTI
Maniglie e maniglioni devono essere di tipo ANTIPANICO e devono essere FACILMENTE APRIBILI.
Questo significa che non deve essere esercitata una particolare forza per aprili, ma devono funzionare anche nel caso in cui venga azionata da una persona indebolita (per esempio dai fumi di un incendio)
- Controlla che ogni chiusura si possa aprire da qualsiasi lato senza necessità di applicare forza
- APPLICARE UNA CARTELLONISTICA BEN VISIBILE E DOTARLE DI ILLUMINAZIONE INDIPENDENTE
Ricordarsi che in caso di emergenza, non si ha né il tempo né la prontezza mentale che abbiamo in condizioni normali, quindi le Uscite di Sicurezza devono essere MOLTO BENE SEGNALATE e devono avere un sistema di illuminazione che funzioni anche in assenza di corrente elettrica.
- Assicurati che le Uscite e le vie di fuga siano chiaramente e facilmente identificabili considerando anche lo stato di urgenza e confusione nel quale si troveranno gli utilizzatori
Come vedi si tratta di ricordare cose che dovrebbero essere ovvie ed evidenti, eppure ti assicuro che sono ancora troppo spesso alla base di drammi che potevano benissimo essere evitati, come nell’incendio al centro commerciale in Siberia del 26 marzo scorsi, dove erano state bloccate le uscite di sicurezza e sono morte 64 persone (di cui 41 bambini). Forse l’incendio era inevitabile, ma sono sicuro che, se le uscite di sicurezza fossero state agibili e ben funzionanti, il bilancio delle vittime sarebbe stato notevolmente ridimensionato.
Questi controlli sono la base, proprio il minimo sindacale per assicurarsi che se accade qualche imprevisto, le conseguenze non siano molto peggiori dell’imprevisto stesso, certo è fondamentale accertarsi che le chiusure in dotazione alla tua azienda siano adatte e conformi alla documentazione che è stata approvata dai vigili dal fuoco e ancora di più fare il necessario per ACCERTARSI che le stesse siano IN OGNI MOMENTO pronte ad affrontare un’emergenza.
Ci tengo a ripeterti che la sicurezza della tua azienda è esattamente come tutto il resto: dipende da te e da che importanza gli attribuisci tu in primo luogo.
Infatti, se tu ci tieni davvero, tutto il tuo organico a catena recepirà l’importanza che l’azienda da alla sicurezza e verranno più facilmente rispettate le regole e le disposizioni.
Ma se tu non ti preoccupi dell’aspetto sicurezza, lo deleghi a fornitori generalisti e poco efficaci, permetti l’esistenza di situazioni pericolose, allora tutti in azienda non si preoccuperanno di prestare la giusta attenzione alla prevenzione, perché il primo a trascurarla sei tu.
Il primo passo per avere delle protezioni passive efficaci e sempre pronte a garantire sicurezza e fughe protette è il capire bene qual è lo stato in cui si trova la tua azienda rispetto alle porte tagliafuoco ed uscita di sicurezza.
Il secondo passo è individuare esattamente quello che serve alla tua struttura per portare la sicurezza al livello che vuoi tu.
Il modo più veloce, sicuro ed economico per ottenere entrambi i risultati è l’appuntamento STATOZERO.
STATOZERO è l’appuntamento che permette agli imprenditori di avere una radiografia del proprio parco chiusure che sappia individuare con precisione le problematiche e le priorità ma che possa anche orientarlo nell’individuazione della migliore soluzione per ottenere i risultati voluti, senza doversi studiare normative spesso poco comprensibili o dover delegare in toto a fornitori che non si sanno valutare fino in fondo.
Quindi, viste anche le notizie quasi quotidiane di ditte che vanno a fuoco qua e là in Italia nelle ultime settimane, ti consiglio caldamente di approfittare della Convenzione Interna che ti consente – se la tua ditta si trova in Lombardia – di avere l’appuntamento STATOZERO in modo COMPLETAMENTE GRATUITO (invece che pagare le 182,00+IVA del suo costo).
Grazie a STATOZERO avrai i seguenti vantaggi immediati come imprenditore:
- La certezza dello stato di adeguamento normativo delle tue chiusure tagliafuoco
- Il Test immediato che indica se il tuo programma di manutenzione è efficace oppure no
- L’aiuto di un esperto nell’individuazione della soluzione migliore per te, per farti arrivare allo stato di sicurezza che desideri
Clicca qui per maggiori informazioni.
E mi raccomando, assicurati di rispettare le 4 regole d’oro per le tue Uscite di Sicurezza: in condizioni di normalità sembrano sempre accortezze eccessive, ma ti assicuro che in una situazione di pericolo, fanno davvero la differenza tra il sapere di essere al sicuro ed il doversi amaramente pentire.
Clicca qui per maggiori informazioni riguardo STATOZERO.
Alla prossima,
Stefano Pensa
Esperto nella Manutenzione Correttiva delle Porte Tagliafuoco.
Il Primo professionista in Italia ad aver creato un’azienda INTERAMENTE
focalizzata sulla Manutenzione Correttiva delle Porte Tagliafuoco.
P.S. Scrivo articoli in questo blog perché tra i miei obiettivi, a prescindere dal fatturato della mia azienda, c’è la RIDUZIONE degli incidenti dovuti ad una scarsa manutenzione delle porte tagliafuoco.
Questa scarsa manutenzione è dovuta principalmente a:
- Mancanza di informazioni e conseguente superficialità da parte dell’imprenditore
- Mancanza di specializzazione da parte della maggior parte delle aziende di manutenzione
L’apertura di questo blog nasce per divulgare il più possibile il concetto di ‘educazione alla manutenzione correttiva antincendio’, e non ha scopi puramente commerciali.
Per questo, qualora volessi darmi una mano a divulgare questo articolo, puoi commentarlo qui sotto o condividerlo sul tuo profilo Facebook o Linkedin.
Grazie in anticipo per aiutarmi in questa causa.
Stefano.
Add Comment